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La Lucania Occidentale


Con il nome di Lucania Occidentale si designa la regione storica formata dalla media e bassa valle del Sele, dalla bassa valle del Tanagro, dal Cilento e dal Vallo di Diano, e che oggi costituisce la maggior parte del territorio della provincia di Salerno, in Campania. Questa regione, abitata sin dal paleolitico, entra nella storia nel VIII secolo a.c. con l'arrivo dei coloni greci e la fondazione delle città di Poseidonia ed Elea.

la Campania la Lucania Occidentale

Nel V secolo a.c. un popolo indoeuropeo, di lingua osco-sabellica, proveniente dalle terre fra il Liri e il Volturno, scese verso sud nella regione che da esso si disse Lucania. L'origine del nome è incerta: Plinio lo fa derivare da quello di un mitico condottiero Lucio che avrebbe guidato i Lucani alla conquista delle nuove terre, Festo dai boschi (lucus) che coprivano la regione, secondo altri il nome deriverebbe dal toro (luca, in lingua osco-sabellica), animale totemico dei Lucani, oppure dalla posizione ad oriente rispetto alla piana del Sele (dal tema luc, in riferimento alla luce solare). Occupata Eburi nella piana del Sele, i Lucani fondarono Volcei, circa alla confluenza del Fiume Bianco col Tanagro e risalendo quest'ultimo penetrarono nel Vallo di Diano, dove occuparono Tergylano, posto in posizione dominante sull'intera valle, e Atina all'imbocco del valico che conduce nell'alta valle dell'Agri. Dopo aver conquistato le zone interne ed averne consolidato il possesso, si rivolsero contro le ricche colonie greche della costa che, riunite in lega, furono sconfitte nel 390 a.c.


la tomba del tuffatore la tomba del tuffatore

La Tomba del Tuffatore (480 a.c.) - Poseidonia (Paestum)


I Lucani erano un popolo rude, essenzialmente pastori, montanari e guerrieri, animati da un forte spirito d'indipendenza ed avversi a qualsiasi lavoro servile, anche se, per loro natura e per le condizioni economiche poco floride del loro paese, furono spesso soldati mercenari. Secondo lo storico e geografo greco Strabone, i Lucani si reggevano democraticamente e soltanto in caso di guerra eleggevano un re che per il periodo bellico accentrava in sé tutti i poteri. Questo re, sebbene godesse di un potere pressoché assoluto, era in una posizione alquanto precaria, infatti, a seconda dell'andamento delle operazioni militari, poteva essere rimosso dalla carica, oppure punito, o anche ucciso o sacrificato agli dei. I Lucani formarono una federazione di dodici città stato, cioè: Atina (Àtena Lucana), Banda, Banzia, Eburi (Eboli), Grumento, Numistro (Muro Lucano), Potentia (Potenza), Sontia (Sanza), Siri, Tergylano (Teggiano), Ursento, Volcei (Buccino) e di cui Grumento sarebbe stata la capitale. Nonostante il forte individualismo, la federazione operò compatta nelle guerre contro le città greche e in quelle contro Roma. Gli usi dei Lucani erano quelli tipici dei popoli liberi ma, dal contatto con le città greche, ingentilirono i loro costumi e si lasciarono permeare dalla cultura greca.


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